Al via dal 2021 le prime comunicazioni relative ai meccanismi transfrontalieri con obbligo di notifica, in attuazione della direttiva n. (UE) 2018/822 (Dac6). Gli intermediari e gli operatori sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle entrate i cosiddetti meccanismi transfrontalieri con obbligo di notifica, ovvero schemi, accordi o progetti, riguardanti l’ITALIA e una o più giurisdizioni estere, che presentano determinate caratteristiche e diretti a ottenere vantaggi fiscali. Le comunicazioni vanno effettuate entro 30 giorni dal giorno seguente a quello in cui il meccanismo è messo a disposizione o avviato oppure dal giorno seguente a quello in cui hanno fornito, direttamente o attraverso altre persone, assistenza o consulenza per la sua attuazione.
Conti correnti senza segreti. Tra voluntary disclosure e indagini fiscali offshore, in 11 anni sono stati raccolti 107 miliardi di euro di gettito in tutto il mondo. Nascondere denaro all’estero è sempre più difficile: nel 2019 quasi 100 paesi hanno scambiato automaticamente informazioni su 84 milioni conti finanziari, per un totale di 8 mila miliardi di euro. L’abolizione del segreto bancario avviata nel 2009 ha identificato 107 miliardi di euro di entrate fiscali supplementari. Di questo ammontare, ben 5 miliardi di euro sono da attribuire solo ai risultati dell’ultimo anno. Sono i risultati del primo report di revisione dello scambio automatico di informazioni sui conti finanziari in materia fiscale (Aeoi) pubblicato ieri dall’Ocse.
Nel 2019 sono stati valutati gli effetti del primo scambio sui dati del 2018, dato che la partenza anticipata dello scambio sui dati del 2017 riguardava un numero limitato di paesi (tra cui anche l’Italia). Secondo la revisione, l’88% dei paesi impegnati nello scambio automatico è dotato di un quadro giuridico soddisfacente. E tra questi c’è l’Italia, che secondo il Global forum, è da considerarsi ineccepibile. Il nostro paese non ha ricevuto nessuna osservazione rispetto alla qualità dello scambio dati. Tra i paesi dell’Unione europea, invece, hanno bisogno di migliorare il loro quadro giuridico interno: Germania, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Polonia e Slovacchia. La Romania è infine considerata come un paese in privo di un quadro giuridico nazionale sullo scambio.
A norma dello standard Aeoi, le banche comunicano alle autorità fiscali nazionali le informazioni relative ai conti finanziari detenuti da residenti fiscali stranieri o, in alcuni casi, detenuti da entità controllate da residenti fiscali stranieri. Le autorità fiscali scambiano quindi tali informazioni con l’autorità fiscale della giurisdizione in cui il titolare del conto è residente. L’accesso a tali dati fornisce al fisco uno strumento per verificare se i contribuenti hanno dichiarato correttamente i loro affari finanziari internazionali.
Nel 2020, 105 giurisdizioni si scambieranno informazioni e la rete di relazioni di scambio bilaterale è aumentata del 15%, raggiungendo circa 7 mila rapporti tra paesi. Per quanto riguarda gli scambi del 2020, i paesi hanno potuto posticipare l’invio dei dati a fine di dicembre, anziché entro la fine di settembre, a causa dell’impatto operativo della pandemia Covid-19 sulle autorità fiscali e sulle istituzioni finanziarie.
